giovedì 31 maggio 2007

Trasferta Romana

Azz,  sono a Roma per due giorni da un cliente, ma come ampiamente previsto non sto facendo un belino!!! Ma stamattina, nel giro di poche ore me ne son successe di tutti i colori. Nell'ordine:

- avevo la macchina della S*xt e l'ho parcheggiata nel parcheggio della H*rtz, così son dovuto tornare indietro a riparcheggiarla;

- al momento di partire le hostess si sono spaventate perchè sentivano cinguettare e temevano che fosse finito un uccello nella carlinga. Hanno citofonato al capitano che le ha risposto che sono i richiami dell'aeroporto, che simulano il cinguettare delle allodole per tener lontani i gabbiani. Risposta della hostess: "Ahò, me credevo che arivavamo a Rroma e ce trovavamo un uccello morto nell'aereo!"

- durante il volo, al tipo seduto nella fila a fianco alla mia si è aperto il bicchiere di caffé, che gli si è rovesciato completamente addosso, così abbiamo fatto il resto del viaggio sommersi nell'aroma di caffé mentre il poveretto cercava di asciugarsi...

- arrivati a Roma abbiamo preso la macchina a noleggio, guidata da un tossico che per fare Fiumicino-Parioli ci ha messo appena un'ora, battendo tutti i record possibili di infrazioni. Il culmine è stato quando ha imboccato la corsia dei tram contromano mentre parlava al cellulare... sembrava di essere in un videogame! Poi a un certo punto si è girato e ha chiesto se poteva fumare. "Sèèè, come se non bastasse che guidi con una sola mano perché con l'altra tieni il cellulare!!!", è quello che abbiamo pensato all'unisono...

- arrivato dai clienti, mentre veniva fatta una presentazione con lavagna luminosa, mi son messo a giocherellare con lo sportellino dell'aereazione, senza sapere che detto sportellino ha un sensore per cui se lo si stacca fa togliere l'alimentazione alla lavagna... mi son trovato sul tavolo con uno sportellino in mano, mentre una mezza dozzina di clienti cercava di capire perché lo schermo era diventato nero...

- mentre cercavo una presa di rete ho spostato un armadietto, e nel farlo ho causato il distacco completo del contenitore della presa del telefono dalla parete... dopodiché fischiettando mi sono allontanato con aria innocente...



Il resto è storia....

giovedì 3 maggio 2007

Week end lungo a Parigi

Abbiamo approfittato del ponte del primo maggio per fare un week end lungo in quel di Parigi. Sono state giornate lunghe e impegnative, ma la città ci è piaciuta tantissimo. Quello che segue è il programma di quello che abbiamo fatto in tre giorni (sconsiglio a chiunque sia sano di mente di provare a imitarci)...

VIAGGI DEL CAMMELLO

"Due gobbe in giro nel mondo"

presenta:

PARIGI 2007 27 aprile - 1' maggio

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VENERDI 27 aprile

Partire di casa alle ore 14.00 per arrivare a Nizza ore 17.00 e prendere il volo delle ore 19.30.

Arrivati in aeroporto alle 16.00, trascinarsi inutilmente per l'aeroporto per 4 ore perché il volo parte con mezz'ora di ritardo.

Arrivare a Paris Orly ore 21.20.

Farsi ciullare 5 Euro e 20 a testa dal servizio Jet, perché si ignora che in venti minuti con un semplice autobus di linea si è alla prima fermata utile della metropolitana.

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SABATO 28 aprile



  • Quartier Latin

  • Ile de la Cité

  • BeauBourg

  • Bateau Mouches


1) Quartier Latin

Prendere un paio di metropolitane per approdare al Quartier Latin.

Visita a S. Germain des Près, che è la prima chiesa di Parigi, e poi a S. Sulpice, famosa perché vi è ambientata una scena del romanzo il c*dice da V*nci. Misconoscere i luoghi descritti dal romanzo facendosi largo tra mezzo migliaio di bambini in tunica bianca che in quel giorno celebrano la comunione nella chiesa di S. Sulpice. Scattare un paio di foto alla fontana dei quattro Vescovi, di fronte alla Chiesa.

Attraversare i giardini di Luxembourg godendosi l'omonimo palazzo fatto costruire per lenire la nostalgia di Caterina de' Medici, poi incamminarsi verso la Senna fino alla piazza di S. Michel con omonima fontana fatta costruire da Napoleon III. Lungo il percorso guardare a destra: in fondo alla strada, a un certo punto, si vedrà il Pantheon.

Passeggiare per il Quai des Grands Augustin rimirando le bancarelle chiuse dei bouquinistes, e attraversare il ponte per

2) Ile de la Cité

Visita della Conciergerie, ove si trova la cella di Maria Antonietta con tanto di manichino a rappresentarla, e alle gigantesche vetrate della Sainte Chapelle superiore.

Visita a Notre Dame, ma solo la Chiesa perché il campanile richiede troppo tempo (peccato perché ci si perde la vista dei gargoyle, sarà per la prossima volta)

Attraversamento ponte per l'isola di Saint Louis, ricavata da un coraggioso imprenditore nel 1600 in cambio di alcune concessioni immobiliari.

Attraversamento dell'isola fino in fondo, al ponte che porta all'altra sponda della Senna per arrivare all'Hotel de Ville. Pranzo.

3) Centre BeauBourg

Dall'Hotel de Ville, prendendo 3 metropolitane per fare un solo isolato, si raggiunge il centro Georges Pompidou, o Centro Beaubourg. Si guardano i saltimbanchi nella grande piazza, si cerca di capire il significato architettonico del centro, poi si entra dentro senza essersi spiegati alcunché, e lamentandosi dell'eccessivo prezzo del museo interno, che costringe a girarsene per il solo piano commerciale. Ma intanto il pomeriggio vola.

Visita alle fontane meccaniche e al Difensore del Tempo, curiosa e bella statua meccanica, purtroppo fuori uso.

Visitare il centro commerciale di Les Halles, non disdegnando una capatina alla piazza soprastante, ai suoi giardini e alle chiese dei dintorni.

Seguendo la scia delle lamentele della moglie, che non si spiega perché "in tutta Parigi" non si riesca a trovare una creperie, sfogliare furiosamente la guida finché la forza della disperazione non permette di individuare un locale che faccia al caso vostro. Prendere 2 metropolitane e attraversare un viale chilometrico per raggiungerlo; nel frattempo scattare una foto al più famoso monumento inesistente del mondo: la Bastiglia.

4) Bateau Mouches

Ingurgitate un paio di crepes, involarsi su due o tre metropolitane fino ad Alma Marceau.

Dirigersi a Pont de l'Alma per arrivare a comprare i biglietti dei Bateau Mouches giusto cinque minuti prima della chiusura dell'ultima corsa, alle 21.

Godersi Parigi di notte e la Torre con le luci sfavillanti e sbrilluccicanti.

Al ritorno, passare sopra il ponte dell'Alma, dove dieci anni prima una famosa principessa perse la vita, e soffermarsi otto decimi di secondo a meditare su quanto effimera sia l'esistenza. Fatto? Bene potete ripartire.

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DOMENICA 29 aprile



  • Tour Eiffel

  • Museée d'Orsay

  • Arc de Triomphe e Champs Elysées


1) Tour Eiffel

Prendere la metro per arrivare al lungo viale davanti all'Accademia, dal quale potete godervi la Tour Eiffel durante l'avvicinamento, assieme a tutte quelle curiose macchioline grigie brulicanti sotto di essa.

Affrontare l'ora e mezza di coda con pazienza, assieme ad altre centinaia di macchioline grigie brulicanti sotto la torre.

Arrivati al primo piano, non scendere per fregare tutti gli altri e scendere al piano più in alto.

Arrivati al secondo piano, scendere assieme a tutti gli altri per incamminarsi verso la coda per salire all'ultimo piano.

Arrivati all'ultimo piano, rimirare il panorama senza distogliere un attimo il pensiero dalla coda che vi aspetterà per tornare giù.

Arrivati al secondo piano, fermarsi per una coda per prendere il caffè, poi bere il caffé durante la coda per prendere l'ascensore che scende.

Arrivati al primo piano, "Culo! Scendiamo a piedi!".

Mangiare un hot dog nello splendido parco con vista sotto la torre, ed incamminarsi subito dopo verso il



2) Museée d'Orsay

Caracollare per mezzo pomeriggio attraverso il museo, cercando di godersi le opere degli impressionisti nonostante le conseguenze fisiche delle code affrontate la mattina.

Cercare il famosissimo quadro della Patonda, volgarmente noto come "l'origine del mondo", e cercare disperatamente quanto inutilmente di convincere la mogliettina a fargli una foto.



3) Arc de Triomphe e Champs Elysées

Zoppicanti e doloranti, recarsi all'albergo per un'oretta di riposo prima di ripartire.

Cenare prima possibile e prendere un paio di metropolitane per arrivare all'Arco di Trionfo.

Ammirare la fiamma del milite ignoto, l'enorme bandiera tricolore sventolante e cercare di fotografare le scritte "Loano, Millesimo, Dego, Mondovì", che svettano su una colonna dell'Arco, cercando di evitare che le scritte vengano coperte dalla bandiera sventolante.

Passeggiare attraverso i Champs Elysées e rimirarne il fascino notturno, soprattutto nel lato che si percorre in discesa perché si è comunque ancora stanchi e doloranti.

Visitare il Disney Store facendo finta che non sia un atto blasfemo

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LUNEDI 30 aprile



  • Louvre

  • Grandi Magazzini

  • Il Marais



1) Il Louvre

Prendere la metropolitana, scendere a Palais du Louvre per evitare la coda di quelli che entrano dalla porta dei Leoni, e cercare tutto il giorno la Gioconda girando come dei matti fino a trovare una folla di giapponesi che fanno le foto.

Rinunciare a vedere almeno un piano e ammirare, almeno, le opere antiche, l'Antico Egitto e la Mesopotamia, i grandi quadri francesi e le sculture moderne, nonché le fondamenta del Louvre medioevale.



2)
Grandi Magazzini

Prendere la metropolitana ed approdare direttamente ai sotterranei della Galleria Lafayette. Farsi venire la sindrome di Stendhal, che vi ha risparmiato fino adesso, dentro al centro commerciale, in prossimità della cupola liberty.



3) Il Marais

Cercare un localino simpatico per il quartiere. Entrare in un bar/brasserie che non abbia il menu esposto fuori; sedersi, farsi dare il menu, e, alla vista di una bevanda a 7 Euro, svicolare verso l'esterno fischiettando un firulì firulà con l'indifferenza che solo un italiano nel Marais potrebbe avere



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MARTEDI 1' MAGGIO

Prendere la metropolitana verso il capolinea. Scendere, e attendere alla fermata del jet che un francese compassionevole vi spieghi che il primo maggio è la festa del lavoro, e che i bus in quel giorno non girano...



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E' tutto. Ricordatevi sempre, qualunque programma abbiate in mente di progettare, di aggiungere in calce la seguente nota salvavita:

Tutti i diritti riservati. L'operatore si riserva di modificare l'itinerario senza preavviso in funzione delle mutate esigenze, condizioni atmosferiche o delle paturnie della mogliettina